Il Museo della ceramica di Cutrofiano si è arricchito, nell’estate del 2010, di una intera collezione di fischietti in terracotta, dono di Mario Briosi.
Mario Briosi, collezionista milanese, dopo una visita al museo di Cutrofiano, vista la qualità della collezione del museo e la passione e le capacità di chi se ne prendeva cura ha pensato che la sua collezione di fischietti, frutto di una eccezionale cultura e passione, ma anche di una ricerca durata decenni, potesse essere valorizzata come lui voleva all’interno del museo.

La volontà di Mario Briosi è quindi quella di rendere fruibile ad un consistente numero di persone il frutto della sua passione (e a questo proposito è doveroso ricordare che la collezione stessa se venduta avrebbe senz’altro creato un consistente guadagno); a tal proposito ha visto nella figura del dottor Salvatore Matteo, direttore del Museo della ceramica di Cutrofiano, chi poteva farsi carico di questa “missione”.

Il dottor Matteo non soltanto si è fatto felicemente carico di questo compito, riallestendo parte del museo stesso per accogliere nella migliore maniera possibile gli oltre quattrocento pezzi della collezione, ma ha anche voluto far creare questo sito per far sì che anche chi non ha la possibilità materiale di venire a Cutrofiano potesse comunque fruire di tanta bellezza.

La collezione Briosi, composta da oltre quattrocento esemplari, si divide in due sezioni che comprendono quelli provenienti dalle varie regioni d’Italia e quelli provenienti da ogni parte del mondo.  

I fischietti italiani comprendono  quelli  tradizionali, come gli esemplari piatti e coloratissimi di Caltagirone o i caratteristici “cuchi” veneti, i coloratissimi fischietti materani e murgiani, e quelli moderni che rispecchiano soprattutto la fantasia e l’inventiva degli artisti che li hanno realizzati; alcuni dei quali sono molto conosciuti come il ferrarese Biavati.

Sorprendentemente nella collezione sono presenti alcuni fischietti fabbricati in Cutrofiano, opera soprattutto dell’eccezionale artigiano Giuseppe Rizzo.

La sezione della collezione dedicata ai fischietti provenienti da tutto il mondo è di estremo interesse, oltre che dal punto di vista artistico, anche dal punto di vista antropologico essendo vivacemente rappresentativa delle varie culture di provenienza.

Tale aspetto è evidente nei pezzi provenienti dagli stati dell’America latina, Messico, Colombia, che riecheggiano le culture precolombiane e le caratteristiche orchestrine peruviane; ma il discorso si può estendere ai coloratissimi fischietti provenienti dalla Russia e dalle Repubbliche Baltiche, dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Romania ecc... Va segnalato in particolare un esemplare proveniente dalla Nuova Guinea di fattura particolare e decorato  a graffito, una tecnica che sembra rimandare alla preistoria.